Cos’è il mutuo a tasso variabile? È il finanziamento il cui tasso di interesse è legato all’oscillazione di un indice finanziario di riferimento. In base all’andamento del mercato finanziario, l’ammontare della rata del mutuo può variare: verso l’alto quando il tasso di riferimento sale, verso il basso quando quest’ultimo scende. L’importo della rata, quindi, dipenderà dall’andamento del mercato riferito al periodo previsto per il pagamento della nuova rata. Spesso gli importi iniziali delle rate di un mutuo variabile risultano più contenuti rispetto a quelli di un mutuo a tasso fisso. Si basa solitamente sull’Euribor a scadenza 1, 3 o 6 mesi, a seconda del tipo di rateizzazione. È maggiormente scelto dai mutuatari più propensi al rischio, dotati di un reddito medio-alto che può sopperire agli eventuali rincari della rata.
Mutui con tasso variabile consigliati:
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24 Ore Mutui
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CREDEM
La soluzione per chi desidera un mutuo a tasso variabile sempre in linea con quello del mercato, con in più la tranquillità di avere un limite massimo oltre il quale il tasso non può salire. Si tratta di un mutuo ipotecario regolato ad un tasso variabile caratterizzato dalla presenza di un tetto (il CAP) sul tasso massimo applicabile. La durata minima del mutuo è 5 anni, la massima 30 anni. Le rate del mutuo possono essere mensili, trimestrali o semestrali. Nel caso di acquisto, costruzione, ristrutturazione prima casa, l’imposta sostitutiva dovuta allo Stato è pari allo 0,25% della somma erogata. Per la seconda casa l’imposta dovuta è del 2%.
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